(red) – Era un Ispettore Marittimo di Torre del Greco, sessant’anni ammalato di Covid, che dopo aver fatto la spola tra l’Ospedale di Castellammare e quello di Boscotrecase, è tornato al San Leonardo per n grave problema insorto nella zona addominale. E’ stato operato d’urgenza dall’equipe guidata dal prof. Bianco e dopo l’intervento, tra l’altro perfettamente riuscito ed effettuato con l’ausilio di una nuova tecnica mirante a preservare il personale medico da eventuali contagi, è purtroppo deceduto a seguito di gravi complicazioni insorte a causa di questo infido e maledetto virus. Non riesce a darsi pace la famiglia che, immediatamente dopo il luttuoso ed inaspettato evento, ha dovuto sommare al grande dolore per la grave perdita di Luigi anche la beffa di non ritrovare la valigia e gli effetti personali (costituiti dal telefonino, catenina d’oro e portafogli con circa 50 euro), del caro congiunto. Un atto spregevole, volendo usare un eufemismo, che rende ancora più amara questa dolorosa perdita, infatti la moglie e i due figli di Rivieccio presenteranno formale denuncia alle forze di Polizia in queste ore. Uno scempio consumato nella giornata di lunedi, appena qualche ora dopo la dipartita del paziente, e tutto ciò, secondo quanto diramato dalla famiglia, è accaduto in un luogo dove risultava inibito l’accesso a chiunque, e questo è sicuramente un esecrabile atto cha lascia un segno indelebile nella memoria. “Purtroppo, quando viene a mancare una persona cara, senza neppure riuscire ad immaginarlo appena una settimana prima, il dolore è immenso perché non hai la possibilità di stargli accanto, – scrive in una nota la famiglia – immenso perché non puoi dargli l’ultimo bacio o carezza. Questo dolore diventa ancora più grande quando non puoi stringere a te nemmeno gli effetti personali più cari; i documenti, la catenina che portava sempre al collo, il bracciale o il telefono nel quale si conservavano le foto in ricordo dei momenti felici trascorsi insieme”, conclude la nota. In sostanza una vera “porcheria” si è consumata al San Leonardo, e questa dignitosa famiglia provvederà ad inoltrare denuncia, non certamente per il valore economico di quanto illegalmente sottratto, affinché per il futuro possano essere evitate azioni di questa risma che servono solo ad infangare quanto di positivo sta facendo, nell’esercizio della funzione, il personale sanitario tutto.

La struggente lettera di addio della moglie:

Ciao amore mio, sei stato il mio unico e grande amore, abbiamo sempre fatto tutto insieme, qualsiasi decisione anche quella più stupida la prendevamo insieme, non sapevamo stare lontani, quando eri a lavoro mi telefonavi sempre, ti preoccupavi dei ragazzi, come era andata la giornata se avevamo mangiato, della scuola, avevi sempre un pensiero per tutti e tutti ti ricorderanno della splendida persona che eri, sempre disponibile, anche prima di entrare in sa-la operatoria hai avuto il pensiero per me, la dottoressa diceva che tu insistevi avvisate mia moglie telefonatele. Amore mio ora che sei con tutti i tuoi cari, tra le loro braccia e tra le braccia del Signore, dammi la forza di andare avanti. Ti amo tantissimo, dicevi che ero la tua piccolina, ora aiutami tu vita mia”.

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