(Red) – Ma chi è Gennaro Sosto, il direttore generale dell’Asl Na3sud, che ritiene di disporre del destino dei cittadini stabiesi e di un comprensorio comprensivo di un bacino di utenza pari a circa 600.000 abitanti? Tranquilli, è solo un giovane ingegnere che nasce da una carriera maturata in veste di tecnico nella sanità calabrese che, a quanto pare, non sembrerebbe brillare per la qualità delle prestazioni sanitarie offerte ai cittadini di quella regione che, a ben guardare la classifica nazionale del rating sanitario, sembrerebbe trovarsi agli ultimi posti in Italia, ed addirittura dopo la nostra regione. In pratica un ex Dirigente Tecnico di una struttura semplice che, passato poi di ruolo nella scuola, ha insegnato conseguendo varie ed articolate abilitazioni fino a conseguire, finanche, un master con la specializzazione in appalti pubblici per poi affrontare il salto di qualità, dal 2 maggio 2016 al 2017, la scalata a direttore generale dell’Asl regione Molise. In pratica una regione con due soli presidi ospedalieri ed una serie di presidi sanitari ambulatoriali sparsi sul territorio molisano. Una piccola “aslina” per farsi le ossa(come si suol dire), poi il grande salto di qualità, la giunta della regione Campania lo nomina Direttore Generale dell’Asl Na 3sud, Asl che, nella suddivisione territoriale della sanità Deluchiana, rientra nella sfera del “potere” Casilliano con sede e riferimento in quel del Boschese. Questo signore, parliamo di Sosto, ha assunto un impegno solenne con la città di Castellammare appena qualche mese fa, in occasione di un incontro con il sindaco Cimmino. Oggetto del confronto, la sanità nel comprensorio stabiese, che a tutt’oggi, secondo l’intero consiglio comunale, non rispecchia quelle che sarebbero le giuste aspettative di un bacino sanitario di così ampio respiro. Nel corso di quell’incontro, tra gli altri, il Sosto assunse il preciso impegno(su richiesta dell’interlocutore istituzionale) di dar luogo alla realizzazione del reparto di Emodinamica nel presidio ospedaliero San Leonardo che, in presenza di un primario vincitore di concorso, con un locale libero e pronto per essere attrezzato, con il personale paramedico già individuato e con i fondi liberati dal Ministero dello Speranzoso Ministro della Sanità, di attivarsi con immediatezza per l’apertura dell’ambito reparto nel nosocomio più bistrattato dell’intera Asl Na 3sud, per non dire della Campania. Orbene, a circa 50 giorni dall’assunzione di quel preciso impegno, ecco che dall’uovo di Pasqua del Direttore Generale spunta come per magia un reparto di Emodinamica presso il Covid-Hospital di Boscoreale, proprio nel regno di Casillo, ancora impelagato nelle maglie della svanente pandemia. Una sorpresa inaspettata, e questo è l’evidente risultato con il quale possiamo valutare l’importanza di una stretta di mano(quella con il primo cittadino Cimmino) a suggello di un impegno assunto, attraverso quel gesto, con l’intera comunità stabiese. Questi sono i professionisti nominati da De Luca che dovrebbero tutelare e preservare la salute degli stabiesi, questo è il valore della loro parola, mentre Marziani, Casilliano della prima ora, continua a crogiolarsi nella consapevolezza che la sanità sul territorio si garantisce solo attraverso i salotti profumati ed i risultati che le “clientele” politiche riescono a garantire nelle zone di loro stretta competenza. Parafrasando un noto spot di spumante si potrebbe ben dire: Al San Leonardo “No Casillo, No Emodinamica” E chest’è!!!  

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