(di Red) “Lo Stato e le istituzioni ci sono, è ora di riprendersi pezzi della città per troppo tempo lasciati in mano alla camorra. L’operazione Alto Impatto ha coinvolto il rione Savorito, divenuto tristemente celebre in tutto il Paese per il caso dello striscione contro i pentiti di camorra affisso al falò dell’Immacolata. Alla polizia di stato, ai carabinieri, alla guardia di finanza e ai nostri uomini della polizia municipale vanno i miei più sinceri complimenti e ringraziamenti per la prontezza con cui le autorità hanno voluto dare una risposta alla “sfida” dei clan”.
“Nel corso dell’attività sarebbero anche stati individuati proprio alcuni di coloro che avevano appeso striscione e manichino alla catasta di legno. Sono certo che si farà tutto il possibile, e da questa amministrazione comunale le forze dell’ordine avranno sempre tutto il supporto necessario, affinché il blitz di ieri rappresenti solo un primo fortissimo segnale”.
“Le polemiche politiche di questi giorni su quanto si è fatto e quanto si sta facendo non sono altro che il sintomo della pochezza di un’opposizione che specula su temi così delicati. C’è chi parla di numeri e di voti, dimenticando di mettere a confronto sezioni “chiave”. C’è chi dimentica chi sono stato io in campagna elettorale, per primo, ad aver chiesto a gran voce che venissero rese note le dichiarazioni dell’ex sindaco in merito al “fiato della camorra sul collo”. La memoria è cortissima, così si cerca di tralasciare e gettare nel dimenticatoio quanto accaduto alla sezione 44, con il caso del presunto voto di scambio”.
“Io non dimentico ma guardo avanti verso orizzonti di legalità e di sviluppo. Chi è oggi all’opposizione quando ha governato è stato capace di creare disastri e pericoli, dove la criminalità sguazza e si infiltra, che oggi stiamo ripulendo. Agli oppositori di questa amministrazione dico: al confronto sono sempre disponibile, non scappate. Abbiamo anche scope e ramazze a sufficienza qualora voleste cominciare a far pulizia insieme a noi”.
“Per anni si è parlato di camorra ma nulla è stato fatto, anzi, si sono abbandonati interi quartieri lasciando alla criminalità lo spazio per crescere, organizzarsi. I cittadini si sono sentiti abbandonati, in balìa di un antistato che rappresentava la loro unica opportunità per andare avanti. Come amministrazione, e lo stiamo facendo sin dal primo giorno del mio insediamento, ci stiamo occupando dei rioni a rischio con progetti ed iniziative concrete. La camorra non si combatte con la sola repressione, ma con la cultura e la progettualità. Le istituzioni hanno il dovere di riprendersi la città e i cittadini”, lo ha detto il sindaco di Castellammare di Stabia, Gaetano Cimmino.
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