(Fucetola) – Sulla vicenda Terme, azienda messa in liquidazione a novembre 2013 dal sindaco Cuomo, ci è capitato di leggere qualche interessante riflessione del consigliere comunale di opposizione Tonino Scala che ha così esordito:

“Voglio ricordare che Invitalia, circa 6 anni fa, consegnò al Comune una proposta ed un percorso concreto, compresa la documentazione completa per procedere alla pubblicazione del bando per la selezione del privato. In questi anni di sostanziale inerzia, nonostante il lavoro corposo prodotto da Invitalia, le Nuove terme sono state distrutte e le Antiche vandalizzate. In ragione di tutto ciò Castellammare da oltre 5 anni è fuori dal mercato termale, tanti lavoratori hanno perso il lavoro, l’economia e le attività alberghiere subito un colpo”.

Poi la stoccata finale. “Si poteva addirittura evitare il fallimento”, ma questa è altra storia e l’accusa precisa va nella direzione di quel sindaco, Nicola Cuomo, che pure aveva contribuito a far eleggere partecipando attivamente alla sua coalizione nel 2013.

Scala parla di 6 anni fa e, facendo due conti, si riferisce senza nominarlo alla gestione Cuomo, che di fatto ha chiuso la Città blindandola in un dissesto voluto e non dovuto, in un fallimento fortemente cercato ed al quale si poteva porre rimedio con azioni di risanamento aziendale indicate, e mai contemplate, dalla sinistra di governo nella città delle acque.

Oggi, sarebbe opportuno ricordare al Consigliere Scala che anche altri attori della sinistra stabiese, quali Di Martino e Iovino, hanno avuto un notevole e negativo peso in questa triste vicenda.

Scala da Consigliere di Amministrazione della SINT e da politico navigato, avrebbe il dovere di spiegare ai cittadini stabiesi cosa abbia fatto, o quali azioni abbia messo in campo, per tutelare le Terme all’epoca.

Non è servita neanche la Legge Regionale che, al tempo, istituiva Osservatorio delle Acque all’interno di Villa Ersilia e che la stessa, dopo un corposo  ed oneroso restyling, è stata sedotta ed abbandonata dalla stessa sinistra che ha fortemente voluto chiudere Terme lasciandole in balia di organizzate orde barbariche.

Invitalia potrebbe, o anche no, essere la soluzione per Terme, ma quello che oggi è difficile comprendere sono le affermazioni del Consigliere Scala, che al netto di tutto questo, dovrebbe ben ricordare che le Terme sono state vandalizzate dalla sciatta “politica di sinistra” che ha purtroppo governato questa sfortunata città. Una Governance priva di qualità e di spina dorsale che, senza prevedere alcuna forma di tutela sull’intero patrimonio aziendale, ha abbandonato la ricchezza cittadina lasciandola priva di ogni controllo per cui è stato un gioco facile, per le note ed imperversanti bande di bulgari, trasformare un emblema della Città in un autentico tugurio.

Che oggi Castellammare di Stabia risulti essere tagliata fuori dal mercato termale, e non solo, non è colpa di ET(ossia degli extraterrestri), ma la responsabilità ha le ben precise sembianze della Sinistra al potere che nulla fece per salvare, e salvaguardare Terme, nulla  fece per i lavoratori, lasciandoli soli e senza alcun sostegno sociale, anzi solo con la NASPI che ha evidenziato come la sinistra di lotta di una volta, si sia trasformata esclusivamente in una sinistra di potere molto lontana dal popolo e dai suoi reali interessi.

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