(di Frank Tracchia) “Aiutami. Possiamo vincere. Intervieni nel PD.”, queste sarebbero state le primissime parole di Andrea Di Martino, al telefono con Gennaro Migliore, esponente di spicco del Partito Democratico nazionale, suo padrino e padrone politico da decenni. De Angelis perde per mano di Corrado e delle sue strategie oramai stantie, che espongono il partito democratico dinanzi a una nuova diaspora. Turarsi il naso e aiutare a diventare sindaco l’ex amico, diventato poi nemico-traditore senza bandiere politiche, o combatterlo per dignità? Ah, saperlo! Quello che noi sappiamo è che, tuttavia, Di Martino (che conserva ancora in tasca la tessera del PD e non si è mai dimesso dal coordinamento cittadino e da quello provinciale) ha utilizzato le liste civiche dicentro per togliersi uno sfizio. Uno sfizio costato caro a De Angelis, carissimo a Corrado ma non ai Iovino’s che, insieme ai Pannullo’s (Roberto Elefante e gli altri), hanno confermato la propria forza politica-elettorale in città e sono pronti a regolare i conti prim al ballottaggio. Ai posteri.

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