La sfida: rendere la montagna un luogo più sicuro riducendo gli incidenti umanamente evitabili e innalzare i livelli di sicurezza sul territorio del Parco. Questo è stato l’intento dell’iniziativa “Sicuri in Montagna”, organizzata oggi in collaborazione tra il Soccorso Alpino e Speleologico e il Parco Regionale dei Monti Lattari.
L’appuntamento alle ore 9 nel piazzale dei Capi, dinanzi alla stazione della Funivia. Un’iniziativa che si basa su un presupposto essenziale: il concetto di sicurezza è associato non alla montagna ma alla persona che, con consapevolezza, deve mettere in gioco la propria responsabilità, il proprio comportamento. La prevenzione e la ricerca di un livello ragionevole di sicurezza è un obbligo morale delle persone e fa capo alla loro cultura, sempre e ovunque, quindi anche in montagna. La sicurezza va interpretata come un dovere irrinunciabile che rispetti prima di tutto le persone e la loro incolumità, senza creare illusioni e false garanzie; anche per questo amiamo e difendiamo la libertà di frequentare la montagna.
Al buon esito dell’evento hanno contribuito Raffaele Luise , presidente regionale Cai,Carmine Sinfarosa , presidente ProNatura, i rappresentati dell’Associazione volontari del faito e Girolamo Galasso, presidente del Soccorso Alpino e Speleologico della Regione Campania, a cui va il nostro ringraziamento per l’importante contributo offerto. Questa iniziativa rientra nell’ambito della sinergia tra enti che rappresenta il segreto della crescita e del rilancio dei nostri territori. E la riscoperta del Faito passa anche attraverso attività di prevenzione e promozione, attraverso la cooperazione con associazioni, cittadini e istituzioni, per dare un volto nuovo alla montagna.
Nel frattempo, ancora una volta la funivia supera quota 1000 viaggiatori nella sola giornata di domenica, testimonianza evidente del riscontro sempre più positivo che deriva dalla riattivazione di un servizio di fondamentale importanza per il Faito, una montagna che continua a crescere grazie all’attività di promozione che il Parco sta portando avanti attraverso i contatti avviati con tour operator e associazioni per dare slancio all’economia e al turismo.
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