(Red) – Una gestione, quella dell’Asl Na3sud, con lo sguardo rigorosamente rivolto verso un unica direzione, al centrosinistra, e che, caso unico quanto raro, adotta questo modus operandi non solo a livello di interlocuzione con le rappresentanze sindacali interne all’azienda ma, agisce convintamente in questa direzione, anche con gli organi di informazione presenti sul territorio. Veniamo ai fatti. Alcuni giorni fa, a seguito di un “pepato” articolo pubblicato sulla nostra testata, emergeva qualche “crisi isterica” Sinistroide a fronte di una serie di fatti, veri ed inconfutabili, verificatisi all’interno del nosocomio stabiese San Leonardo. A seguito di ciò la coalizione di centrodestra, al governo della città, rendeva pubblico un documento politico attraverso il quale assumeva una posizione netta, e ben delineata, al riguardo di quanto accadeva nel presidio ospedaliero. Ma, come se nulla fosse mai accaduto, le opposizioni politiche cittadine di centrosinistra(maggioranza di governo nella gestione della Salute Pubblica) ribattevano con un comunicato pregno di pregiudizi ideologici e, tra l’altro, neanche in sintonia tra loro, considerato che avendo raggiunto l’accordo sul documento da divulgare si ritrovarono, in quella famosa serata, a pubblicare due documenti totalmente diversi tra loro e, anche in questa occasione, in netta contrapposizione con gli interessi dei lavoratori e dei cittadini al riguardo della tutela di un bene comune, molto importante, e riguardante il tema SALUTE. Inoltre, sempre secondo quanto contenuto nella lettera inviataci dal segretario del sindacato FSI-Usae, a proposito dell’articolo “Radio San Leonardo, sembrerebbe che questa fantomatica dirigenza Ospedaliera, molto ben retribuita ma tanto poco efficiente, oltre che creare una ferrea cortina fumogena al fine di evitare fughe di notizie scomode per il proprio operato, apparirebbe anche molto decisa nell’ adoperarsi in “azioni di rappresaglia” che, secondo quanto emerge dalla missiva del FSI-Usae, sarebbero pronte a colpire i “NON ALLINEATI” ed a reprimere con ogni mezzo, come nel caso di specie riportato dalla missiva sindacale, con un trasferimento presso altro luogo di lavoro dei sindacalisti scomodi. La nostra provocazione non era sicuramente riferita alla FSI-Usae, ma considerato che le OO.SS. colpite, in maniera diversa ma con la stessa grave matrice, secondo le nostre informazioni sarebbero addirittura due. Grave comportamento antisindacale, potrebbe essere configurato questo atteggiamento, e se poi a tanto aggiungiamo che anche con la stampa si persiste nell’ assumere atteggiamenti poco ortodossi, rilasciando interviste e notizie solo a qualche testata molto vicina alle loro posizioni politiche, parafrasando una nota pubblicità di Whisky possiamo ben affermare che, dopo la destituzione di Muto e la nomina della F.F. Santarpia, “Di storto c’è solo l’ETICHETTA”.
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