Non hanno ancora vinto (e difficilmente ci riusciranno) e già litigano per la poltrona di vicensindaco. Dicono di essere uomini e donne libere, ma restano aggrappati alla voglia irrefrenabile di incarichi. Dovesse vincere Andrea Di Martino, la guerra è ormai preannunciata. Lo chef aspirante sindaco ha dovuto per forza di cose promettere il ruolo di vice ad Antonio Alfano, considerato che già due anni fa il finanziere aspirava a tale incarico. Alla fine spuntò proprio il nome di Di Martino. Ma nelle ultime ore c’è un altro professionista le cui quotazioni sono salite vertiginosamente: Francesco Schettino. Penalista di grido dell’avvocatura stabiese sarebbe indicato da Michele Starace, uno dei giustizieri di Toni Pannullo per mano di Andrea Di Martino. Lo chef non ha saputo dire di no nemmeno a Schettino. E semmai dovesse riuscire a vincere (cosa molto difficile) si ritroverebbe subito in imbarazzo e sull’orlo di una prima crisi politica, ancor prima di cominciare.
Ecco lo spirito del gruppo di donne e uomini liberi. Può anche essere senza “padrini e padroni” , ma dilaniati da un arrivismo senza precedenti.
Giulio Ricci
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