Non si è fatta attendere la risposta di Cgil, Cisl e Uil che in un comunicato unitario, l’unico in Italia da qualche anno a questa parte, hanno motivato le ragioni per le quali non saranno presenti alla chiamata della società aggiudicataria dell’affidamento temporaneo del fitto d’azienda Terme di Stabia. Una scelta motivata con ben tre argomentazioni che, a quanto sembra, si presentano tutt’altro che gagliarde, anzi sembrano dissertazioni spigolose ed artefatte ai più ed in particolare ai circa cento lavoratori ancora in forza ad un’azienda che in questi giorni conoscerà l’esito del suo futuro. Al netto della pregiudiziale posta sul contenuto della comunicazione che, secondo le federazioni provinciali di Cgil, Cisl e Uil, non risulta redatta ai sensi delle precipue disposizioni di cui all’art. 47 comma 1 della L. 428/90, essendo totalmente carente delle dovute informazioni relative a:
- motivi del programmato trasferimento d’azienda;
- conseguenze giuridiche, economiche e sociali per i lavoratori;
- eventuali misure previste nei confronti di questi ultimi;
facendo notare altresì che la procedura ex art. 47 L. 428/90 è in capo non solo al soggetto che acquisisce il ramo d’azienda ma, ovviamente anche a quello che cede tale ramo. Inoltre, prosegue il documento unitario, per tutto quanto sopra, nel ritenere non correttamente avviata la dovuta procedura ex art.47 L. 428/90, prescritta in caso di “Fitto d’azienda”, invitiamo la società Centro Laser s.r.l. e la Terme di Stabia s.p.a., qualora seriamente intenzionate ad avviare il previsto confronto sindacale con le ns. organizzazioni, a formulare la suddetta procedura nei canoni delle emarginate previsioni di Legge. In tal caso, nell’interesse delle lavoratrici e dei lavoratori che rappresentiamo, incede la missiva, provvederemo senz’altro a richiedere uno specifico incontro per l’avvio della consultazione sindacale. Infine, una perla veramente preziosa, conclude il comunicato, facciamo presente che prenderemo parte a tavoli di confronto sindacale che prevedano la presenza delle sole OO.SS. stipulanti il C.C.N.L. di categoria (Filcams – Fisascat – Uiltucs). Una risposta sferzante, come a dire qui ci siamo noi e voi (Centro Laser e Terme di Stabia) senza aver parlato con noi, solo con Cgil, Cisl e Uil, non andate da nessuna parte, tanto è vero che già qualche settimana fa i provinciali di Filcams e Uiltucs avevano già smentito, attraverso un comunicato stampa, i loro rappresentanti delle RsA aziendali che avevano avuto l’ardire di firmare un preliminare di verbale d’accordo con il rappresentante legale del Centro Laser. I cattedratici del sindacato battono forte il pugno sul tavolo, ma al netto dell’interesse dei lavoratori, ampiamente tutelati ai sensi dell’art. 2112 del Codice Civile, sarebbe appena il caso di spiegare il reale motivo per cui queste efficienti ed organizzate associazioni sindacali, abituate tra l’altro a questo tipo di trattative, acclarato che per loro rappresenta il pane quotidiano in particolare nelle nostre zone ed in relazione ad una crisi infame e stringente, si rifiutano di sedere il 19 dicembre al tavolo con l’azienda subentrante. Questo atteggiamento arrogante e presuntuoso potrebbe indisporre i lavoratori al punto che, nella giornata di domani, potrebbero presentarsi autonomamente all’appuntamento e firmare un accordo senza delegare alcuno, una configurazione che potrebbe realizzarsi anche con la presenza al tavolo di qualche organizzazione sindacale autonoma di categoria, uno scenario veramente inimmaginabile se questo accordo dovesse risultare firmato, quindi approvato, dal 50% più 1 dei lavoratori aventi diritto, una sconfessione nei fatti di chi potrebbe aver finalmente trovato il coraggio di liberarsi da catene stringenti ed asfissianti che per decenni hanno costruito, insieme a politici senza scrupoli, le macerie di oggi. Sarebbe almeno il caso di provarci, il seguito? A domani!!!
Parere di un noto studio legale – http://labortre.wordpress.com/2013/02/11/trasfermiento-di-ramo-dazienda-approfondimento/
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