(Red) Un consigliere un po’ sbadato. O che finge di non ricordare. Una “SCALAta” di bugie di chiara matrice sinistroide, cavalcando l’onda di una demagogia che nulla ha a che vedere con la ricostruzione esatta e precisa dei fatti. Tonino Scala è il reduce di una sinistra che ancora prova a riemergere dalle ceneri in cui è stata confinata dal popolo sovrano, disgustato da decenni di malgoverno con i soliti noti pronti a furoreggiare con promesse fittizie e baratti di poltrone e consulenze. Un consigliere che, sotto dettatura del suo padre padrone, sciorina racconti di fantasia, descrivendo un quadro del tutto distante rispetto alla realtà.
Vicenda Fincantieri: era il 9 ottobre quando in conferenza capigruppo, dinanzi ad una delegazione di operai e sindacati della Rsu, promise pubblicamente di farsi portavoce insieme a tutto il consiglio comunale di portare avanti la vertenza del sindaco, al fine di convocare un tavolo tecnico con tutte le parti in causa presso il Ministero dello Sviluppo Economico per affrontare in maniera chiara e decisa la vicenda Fincantieri. Una richiesta che il sindaco Gaetano Cimmino ha esposto a più riprese, con incontri ufficiali e ben due missive inviate al Ministero, rispettivamente in data 10 agosto e 25 settembre, in cui il primo cittadino chiedeva “l’istituzione di un tavolo tecnico permanente al fine di predisporre un’azione coordinata per garantire investimenti seri per il rilancio dello stabilimento Fincantieri di Castellammare di Stabia”.
Provenne proprio da Fincantieri la risposta alla missiva, con annessa l’indicazione chiara della mission che l’azienda aveva consegnato al cantiere stabiese, destinato soltanto ai traghetti e ai tronconi. E così, all’esito della conferenza capigruppo in cui il buon Tonino aveva fatto la voce grossa arrogandosi la missione di farsi portavoce della vertenza sindacale, ancora il sindaco Cimmino il giorno seguente ha scritto al Prefetto, per chiedere la convocazione di un incontro urgente, persistendo le preoccupazioni per le sorti dello stabilimento. Oggi in consiglio comunale, il buon Tonino, evidentemente “consigliato” dal padre padrone e con la smania elettorale in corpo, si è rimangiato tutto. L’ennesima prova di una triste tendenza “sinistroidale” mirata a camuffare la verità per ragioni di mera convenienza politica. Ma le bugie hanno le gambe corte. E la carta canta, caro Tonino, soprattutto in un periodo pregno di eventi ….musicali. e chest’e’!!!
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