(di Carlo Carrillo) – Un ex Promoter economico, oggi agente finanziario, che è stato candidato sindaco dai pentastellati, nelle prossime consultazioni comunali nella ex città delle acque, non riesce ad azzeccarne una in questa difficile e complessa campagna elettorale. Non è difficile, almeno per gli addetti ai lavori, azzeccarne il nome; si tratta di Francesco Nappi, un “politico nuovo” che si spaccia per tale ma che a ben guardare, indietro negli anni, non risulta difficile scoprire che il suo impegno politico risale addirittura alla fine del secondo millennio. Da una ricerca avviata, negli archivi comunali, abbiamo scoperto che, il nostro novello ed inesperto aspirante sindaco pentastellato, è stato candidato in una lista del centrodestra stabiese, in quota Alleanza Nazionale, ed eletto con circa 57 voti alla IV circoscrizione nel corso delle consultazioni elettorali del 10 giugno 2002. Un incarico che, alla fine della consiliatura Salvato, è risultato impalpabile, a voler usare un eufemismo, al punto che alcuni consiglieri della circoscrizione del San Marco dell’epoca a stento ne ricordano la partecipazione alle sedute, e solo per non affondare il dito nella piaga, a questo punto, gli abbiamo risparmiato di esprimersi sul contributo programmatico e politico espresso dal Nappi nell’esercizio del proprio ruolo. Una esperienza che in quel tempo, sicuramente, lo ha fortemente deluso e probabilmente demotivato nel prosieguo degli anni, al punto da ricadere nell’oblio e rinunciare a svolgere un ruolo di “servizio” alla comunità, ed in particolare per gli abitanti del quartiere. Poi il deserto, e nel deserto la soave visione dei “Cirillo’s” che lo ha rinfrancato e, evidentemente, motivato al punto di ritrovare gli stimoli necessari per ritornare in campo e tentare la scalata allo scranno più alto di palazzo Farnese. Basta ascoltare le interviste che ha rilasciato, e qualche intervento sul web, per capire che quest’uomo è stato lanciato allo sbaraglio senza una adeguata formazione politica di base ma, soprattutto, senza alcuna cognizione e conoscenza sia della macchina comunale che delle sue complesse articolazione amministrative. Il candidato Nappi ha mostrato, oltre i suoi naturali limiti programmatici, un approssimazione che rasenta il grottesco quando mostra, attraverso un suo intervento, di non conoscere nemmeno la differenza che passa tra Sint e Terme di Stabia e, fatto ancora più grave, quando confonde il turismo con le visite mordi e fuggi di visitatori occasionali. Anche se non richiesto, vorremmo consigliare al cittadino Nappi di andare a studiare i bilanci di Terme di Stabia. Il motivo? Subito! Non è vero che il fatturato di Terme di Stabia era sempre minore, ossia in discesa come ha erroneamente affermato, a fronte di spese sempre maggiori, il problema era il costo del lavoro, e se uno che di mestiere lavora con i numeri riesce a sbagliare anche una semplice moltiplicazione, sarebbe appena il caso di ricominciare con le …..tabelline, considerato che 7×24 fa 168 e che 9×24 fa 216 e che, in entrambi i casi, nulla hanno a che spartire con il 261 che ha più volte tirato in ballo. Non solo un candidato in cerca d’autore, ma anche in cerca di un paziente e bravo professore di matematica per colmare serie lacune. Ah però, però, però!!!Azzzzzzzzz

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