(di Carlo Carrillo) – Nella seduta del consiglio comunale di oggi, quella che replicava la seduta del 20 dicembre scorso andata semideserta, con un ordinatorio che prevedeva tutti gli argomenti, tranne quello di Sint, esattamente come quello della settimana scorsa, il cartello delle opposizioni ha innescato solo una serie di sterili polemiche sulla delibera di giunta 53 del 26 novembre 2018. Una caciara messa su ad arte, considerato che, per la maggioranza Cimminiana, diventava a questo punto imperativo approvare la variazione di bilancio pena la decadenza della stessa delibera, il cui termine ultimo, per la sua ratifica nell’assise comunale, risultava essere previsto entro il 31 dicembre p.v.. Invero, hanno alzato le barricate al fine di giocare sulla “stanchezza” della compagine di maggioranza che, al contrario di quanto accaduto la scorsa settimana, era tutta compatta e coesa intorno al Sindaco ed alla sua squadra. Addirittura il consigliere Scala, assalito dalla sindrome di Sint, che nientemeno paventava la volontà di voler occupare l’aula in segno di protesta, considerato che dall’ordinatorio di oggi era stato sfilato l’argomento Sint. Ma il consigliere Scala sembra avere memoria molto corta quando dimentica, forse artatamente, che aveva finalmente la possibilità di discutere del problema Sint nella seduta, poi saltata per mancanza di numero legale, del 20 dicembre scorso e, fatto ancora più grave, forse per creare problemi in ordine alla scadenza imminente della delibera di giunta 53, aveva pertanto pensato bene di giocare a nascondino con i suoi alleati oppositori per avviare, strumentalmente, una polemica meramente politica invece che svolgere il proprio ruolo, per il quale ha chiesto ed ottenuto voti, quello di consigliere comunale a tutela degli interessi dei cittadini e della città. E’ diventa pure normale che, in un consesso consiliare, quando si nega a chi amministra la possibilità di poter decidere e deliberare sui temi che attengono l’interesse della città, nella fattispecie una variazione di bilancio importante per il prosieguo delle manifestazioni natalizie, accade poi che i tempi delle discussioni da portare in aula le detti chi ha ricevuto, attraverso il democratico esercizio del voto, la legittimazione a governare. Chi la fa, l’aspetti. Ma quello che ha determinato sconcerto, sia tra i consiglieri in aula che tra il pubblico presente, è stato il comportamento delle due “Pasionarie dell’anticamorra” che, assenti fisicamente e politicamente alla manifestazione del 17 dicembre u.s. del Savorito, in aula non hanno perso occasione per manifestare il loro “sbigottimento” per l’impalpabile atteggiamento assunto dall’amministrazione comunale che, a loro dire, non avrebbe attivato le necessarie reazioni per quanto accaduto al Savorito in occasione dell’ormai “famoso falò”. La presunzione di parlare di un argomento, legato alla legalità, da parte di due “pasionarie” di cui una che, a quanto sembra, risulterebbe direttamente interessata e coinvolta nei fatti legati alla “famosissima sezione 44” di via Cicerone, durante le ultime consultazioni elettorali, mentre l’altra, nella qualità di primario facente funzione in un nosocomio della zona, non avrebbe intrapreso alcuna iniziativa rispetto a fronte di una “Richiesta di attivazione del procedimento disciplinare” pervenutole a seguito di una trasmissione di atti relativi al “comportamento scorretto” di una sottoposta in servizio proprio nel reparto da Lei diretto, diventa quantomeno comico a questo punto. Questi sono gli esempi comportamentali di cui possono far sfoggio le nostre indigene “Eroine”. Insomma, una serie di comportamenti che con la politica nulla hanno a che fare, e poi i “Predicozzi” da parte di chi mai, e ribadisco mai, ha prodotto alcun atto, né politico né amministrativo, al fine di combattere in maniera efficace ed efficiente la camorra e l’illegalità, basti guardare le cronache relative ai giorni successivi della festa dell’Immacolata sia dell’anno scorso che di quest’anno. Eppure hanno governato, ininterrottamente dal 2013 questa città e, ma guarda un po’, da che pulpito viene la predica? Ah, saperlo!!!
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