(di Red) – Una giornata caldissima ieri in città, ancora più calda la temperatura percepita sulla sede del P.D. stabiese che, nel contesto di una pubblica mobilità a pezzi, ha organizzato un incontro dibattito su di un tema che a Castellammare è di fondamentale importanza. Un dibattito su “La programmazione dell’ente autonomo Volturno, progetti e proposte per lo sviluppo della rete infrastrutturale e l’implementazione del trasporto pubblico nella città di Castellammare di Stabia”, un tema di ampio respiro e di importanza strategica per una città afflitta da problemi di traffico e di mobilità urbana che, da almeno trent’anni, affligge e penalizza la vivibilità nella ex città delle acque. Un problema che è stato sempre ignorato, bypassandolo, dalle amministrazioni di centrosinistra che hanno governato senza tener presente le esigenze ei cittadini stabiesi manifestando, con l’inezia mezza in campo, una incapacità di programmazione al limite della umana sopportazione. Ieri i Piddini, dopo il “Paolino miracolo nel deserto”, hanno finalmente deciso di affrontare il delicato tema con i pochissimi compagni di partito, circa dodici, e con una platea composta da alcuni consiglieri comunali, pochissimi rappresentanti delle associazioni e giornalisti, in un dibattito dal quale è emersa la necessità di bloccare l’arrogante atteggiamento di un Ente che, forte dei finanziamenti DeLuchiani, cala progetti e soluzioni sul territorio che, poco o niente, non tengono conto delle reali necessità dei cittadini e della stessa mobilità pubblica di cui ha bisogno la cittadinanza dell’area interessata. Milioni di euro a finanziare progetti avveniristici al punto che, il famoso raddoppio della linea della Circum, dovrebbe perforare la collina di Varano per arrivare dove? Fino a Sorrento, pardon, solo fino a Castellammare centro. Sarebbe stato molto più semplice prima di sottoscrivere il milionario contratto con la ditta, con la quale resta comunque acceso un considerevole contenzioso, spiegare la peculiarità del progetto ed i relativi vantaggi per i cittadini del territorio, valutare attentamente quelli che sono i danni che potrebbero arrecare alla viabilità ed al commercio i previsti lavori del sottopasso di via Cosenza, per non parlare poi della definitiva abolizione della fermata di Ponte Persica, la persistente chiusura di Castellammare Terme, la mancata riapertura della fermata di Pozzano per una diatriba(nata tra un tecnico comunale e tecnici Eav) afferente una questione di messa in sicurezza della struttura, per non reiterare la totale abolizione delle corse su ruota(Pullman di linea) che hanno appiedato risolutivamente cittadini, donne ed anziani, in una città giunta ormai al limite della umana sopportazione. Colpa di Cimmino? E’ vecchia, una storica visione della città tramandaci da amministrazioni orbe ed irresponsabili, ma ancora di più di un Ente che ieri ha dimostrato, nella comunque coraggiosa iniziativa Piddina, di avere la faccia tosta e la tipica espressione della sfinge davanti a queste problematiche che, se non muta cultura e volontà, questi uomini continueranno ad esercitare il potere al fine di realizzare disegni e progetti che nulla hanno a che fare con l’interesse dei cittadini, ed in particolare di quelli stabiesi. Tempi duri per i troppo buoni!!!
comments (0)