Uno stabiese a Baku per siglare un’amicizia all’insegna della promozione della democrazia tra i giovani e dell’incontro tra diverse forme di cultura. Simone Polito ha partecipato all’iniziativa denominata “Youth Career Opportunities: Azerbaijan Model”, organizzata dall’associazione Adsayo (Azerbaijan Democratic Student & Youth Organization), con il coinvolgimento del Forum dei Giovani Internazionale. Il 18enne stabiese è stato l’unico italiano presente tra i giovani che dal 24 al 28 gennaio hanno fatto tappa a Baku, in Azerbaijan, insieme ai leader e ai rappresentanti di Turchia, Georgia, Ucraina, Moldavia, Russia, Polonia, Romania, Bulgaria, Ungheria, Azerbaijan e Usa. A seguito dell’incontro con svariati parlamentari della Repubblica azera, sono stati aperti dibattiti incentrati sulle tendenze globali giovanili dei Paesi a confronto, sullo sviluppo giovanile, sul lavoro e sul modello giovanile della Repubblica azera.
L’obiettivo dell’iniziativa consiste nell’incrementare la partecipazione giovanile alla difesa dei diritti umani, nel capire i bisogni e gli interessi dei ragazzi nel mondo e nel creare un gruppo di attivisti per lo sviluppo e il miglioramento delle politiche giovanili. Simone Polito ha trasferito a Baku frammenti della cultura nostrana, a partire da alcuni elementi identitari del territorio natio, distinguendosi anche nell’arte culinaria e in svariate attività che ha intrapreso in compagnia dei giovani provenienti da svariate Nazioni europee, nell’ambito di un percorso interculturale che ha visto protagonista la nostra Castellammare.
“Come rappresentante del Forum dei Giovani di Castellammare di Stabia, ho proposto un gemellaggio tra i giovani stabiesi e quelli di Baku, – spiega Simone Polito – un patto di amicizia che ho siglato insieme all’associazione Adsayo per porre le basi di un’iniziativa congiunta tra le due città. Il primo passo del gemellaggio potrebbe concretizzarsi in un interscambio culturale, che da sempre rappresenta uno strumento ideale per costruire rapporti tra città lontane, con ricadute positive ad ampio raggio all’insegna della globalizzazione e dell’amicizia. Noi giovani abbiamo la responsabilità di trainare il mondo verso lo sviluppo e il cambiamento. E il Forum può rappresentare un veicolo importante per esportare Castellammare nel mondo”.
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