(di Carlo Carrillo) – In data 27 aprile 2018 si è tenuta l’assemblea dei soci della SINT, società in house del comune stabiese, ed in tale occasione l’A.U., Biagio Vanacore, ha informato che il 20 aprile 2018 è stato notificato alla società un ricorso, presentato dai legali di circa 32 lavoratori Termali, recante richiesta di annullamento, previa adozione di misure cautelari ai sensi dell’art.55 e ss del Dlgs 104/2010, del bando di gara attraverso il dialogo competitivo di cui all’art. 64 del D.lgs. n. 50/2016 per l’affidamento a soggetti privati della gestione e valorizzazione dei plessi denominati Nuove Terme, Antiche Terme, Caserma Cristallini, Hotel Terme, adducendo la mancanza dell’inserimento della clausola sociale per i lavoratori di Terme di Stabia fallita.
A completamento dell’informazione, l’A.U. di Sint, comunica di aver già dato mandato ai legali per la relativa opposizione, e molto probabilmente la tutela della Sint sarà stata affidata alla “solita corte salernitana” diventata ormai di casa al Solaro, in assoluto spregio delle professionalità locali. Inoltre, caso molto bizzarro, nel verbale assembleare compare una dichiarazione che potrebbe prestarsi ad interpretazioni diverse e probabilmente anche maliziose. Preso atto che la scadenza del bando era prevista per il 15 maggio p.v., l’amministratore impegnato nella prima fase della manifestazione di interesse, mediante il dialogo competitivo, manifesta perplessità che, pare, gli siano state rappresentate da alcuni potenziali investitori. Questi ultimi, sempre a dire del dott. Vanacore, a seguito della notifica del ricorso al T.A.R. avrebbero manifestato forti incertezze e indecisioni in relazione alla partecipazione alla manifestazione stessa e che, pertanto, egli sta valutando, di concerto con l’advisor e con il legale della società, la possibilità di prorogare la data di scadenza della presentazione delle domande relative alla suddetta manifestazione di interesse, fissata attualmente per il 15 maggio 2018, per un periodo almeno pari a quello intercorso tra la data di notifica del ricorso e la pronuncia favorevole alla SINT del TAR.
Un telegramma, la risposta dell’azionista al riguardo che, rappresentando la impossibilità di potersi esprimere nella fattispecie, in quanto l’argomento non risultando compreso nella delega ricevuta, conferma che per il comune il termine previsto per la scadenza del bando rimane comunque quello previsto del 15 maggio 2018 e comunque agli esiti del TAR.
Al di là degli esiti della controversia, gli interrogativi da porsi sono tanti e tali da rendere necessarie riflessioni profonde: per quali motivi la Sint è così preoccupata dalla necessità di lasciar fuori gli ex lavoratori di Terme di Stabia? Per quale ragioni l’A.U. era ed è già al corrente di quali siano i potenziali investitori ed, anzi, di quali siano le loro determinazioni e/o preoccupazioni con riferimento al bando? E’ normale che la seconda fase, quella del “dialogo competitivo”, arrivi molto prima che la manifestazione di interesse, prima fase, venga conclusa? E se questi “fantomatici “investitori interessati” hanno chiesto notizie nel merito della vicenda, per quale motivo non si fa alcuna menzione dei loro nomi nel verbale dell’assemblea dei soci?
Ed ancora: come è accaduto in tanti altri precedenti storici e giurisprudenziali, non dovrebbe il Comune, in qualità di controinteressato, costituirsi in giudizio “sposando” le ragioni dei lavoratori? Non è più né sacro e né santo il diritto dell’essere umano ad un posto di lavoro che garantisca dignità a se stesso ed alla propria famiglia? O forse tutta questa manfrina, messa in campo dall’Amministratore Unico Vanacore, vuole approdare ad una nuova assemblea dei soci nel tentativo di mandare in liquidazione la società pur di giustificare il fallimento, della proposta politica, attraverso l’emanazione di un ennesimo bando andato deserto, scaricandone la eventuale responsabilità sulle spalle dei lavoratori che hanno presentato ricorso avverso al Tar?
Intanto, si attende la data ultima per la costituzione in giudizio, così da scoprire, ancora una volta, chi e con quanto “accanimento” difenderà il diritto di qualcuno a NON “trovare”, sul tavolo, il “peso” degli ex lavoratori.
Castellammare di Stabia lì 13 maggio 2018 @Riproduzione Riservata

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